Bengali In Platforms
Bengali, Bengali Bengali, Bengali No no no He does not want to depress you Oh no no no no no He only wants to impress you
Bengali in platforms He only wants to embrace your culture And to be your friend forever Forever
Bengali, Bengali Bengali, Bengali Oh, shelve your Western plans And understand That life is hard enough when you belong here
A silver-studded rim that glistens And an ankle-star that.. blinds me A lemon sole so very high Which only reminds me to tell you "Break the news gently Break the news to him gently" Shelve your plans, shelve your plans, shelve them
Bengali, Bengali It's the touchy march of time that binds you Don't blame me Don't hate me Just because I'm the one to tell you That life is hard enough when you belong here That life is hard enough when you belong here
Shelve your Western plans Shelve your Western plans 'Cause life is hard enough when you belong Life is hard enough when you belong here
Shelve your Western plans 'Cause life is hard when you belong here Life is hard enough when you belong
A very controversial song for the line "life is hard enough when you belong here", seen as a proof in Morrissey's racist tendencies debate. As Rogan says, with its tone of condescension politely mocking, "it's hard to justify these lyrics as anything other than incredibly badly thought out. Easily offensive, two justifications are that it was purposefully done to incite the critics and that the definite setting of the song is in the 1970s". It seems that Morrissey has no case to defend here, except the accusation that rather than be an over-inhibited liberal tip-toeing around a sensitive subject, he has tackled the very experience of being 'other'. The central idea seems to be that Morrissey is urging the Bengali in question not to assimilate under the pressure to do so, but rather to remain true to his culture. The issue is not one of belonging geographically (i.e. of leaving the country), but of not being accepted purely on other people's terms. It seems a celebration of diversity, rather than exclusivity. And it seems strange that the speaker should be so concerned that the Bengali might 'blame' or 'hate' him, if he (ie Morrissey) is as uncaring, dismissive and racist as is suggested.
Album: Viva Hate
Year of Publication: 1988
Lyrics: Morrissey
Music: Stephen Street
last update: 18.01.2005
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Bengalesi su scarpe a zeppa
Bengalesi, bengalesi Bengalesi, bengalesi No no no Non è che vuole deprimervi Oh no Lui vuole soltanto impressionarvi
Bengalesi sulle zeppe Vuole soltanto abbracciare la vostra cultura Ed essere vostro amico per sempre Per sempre
Bengalesi, Bengalesi Bengalesi, Bengalesi Oh mettete da parte i vostri piani per l'Occidente E cercate di capire Che la vita è già abbastanza dura se si è di questo posto
Un orlo argentato che luccica Ed una stelletta alla caviglia che.. mi acceca Una suola giallo limone così alta Che non fa che ricordarmi di dirvelo "Informatelo con gentilezza Informatelo con gentilezza" Mettete da parte i vostri piani per l'Occidente, metteteli da parte
Bengalesi, Bengalesi E' la suscettibile marcia del tempo che vi vincola Non biasimatemi Non odiatemi Solo perché sono io quello che vi dice Che la vita è già abbastanza dura se si è di questo posto La vita è già abbastanza dura se si è di questo posto
Mettete da parte i vostri piani per l'Occidente Mettete da parte i vostri piani per l'Occidente Perché la vita è già abbastanza dura se si è di qui La vita è già abbastanza dura se si è di questo posto
Mettete da parte i vostri piani per l'Occidente Perché la vita è già abbastanza dura se si è di questo posto La vita è già abbastanza dura se si è di questo posto
Una canzone davvero controversa soprattutto per il verso "life is hard enough when you belong here", visto dalla critica come prova nella polemica sulle voci che riguardavano tendenze razziste o nazionaliste di Morrissey. Johnny Rogan, un biografo degli Smiths, dice, a proposito di questo testo, che "è difficile giustificare queste parole tranne che per essere state concepite in modo incredibilmente brutto. Senza dubbio offensive, due giustificazioni sono che Morrissey l'abbia fatto di proposito per accendere le critiche e che il contesto del brano è negli anni Settanta".
Sembra invece che l'autore non abbia alcun caso da difendere, tranne dall'accusa che piuttosto che essere un liberale iper-inibito che tocca un tema sensibile, egli abbia saggiato la stessa esperienza di sentirsi 'altro'. L'idea centrale è che Morrissey sta chiedendo ai Bengalesi in questione di non assimilarsi per forza alla cultura del paese che li ospita (l'Inghilterra, ovviamente), ma piuttosto di rimanere fedeli alla loro cultura. Non è questione di appartenenza geografica, ma di non essere accettati puramente nei termini di persone. Il testo sembra una celebrazione della diversità più che della esclusività. Ed appare strano che chi parla nel testo debba preoccuparsi che i Bengalesi possano 'incolparlo' o 'odiarlo' per il fatto di essere indifferente, sbrigativo o razzista, come è stato erroneamente supposto.
Album: Viva Hate
Anno di pubblicazione: 1988
Testo: Morrissey
Musica: Stephen Street
ultimo agg.: 18.01.2005
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