Rusholme Ruffians
The last night of the fair By the big wheel generator A boy is stabbed And his money is grabbed And the air hangs heavy like a dulling wine She is famous She is funny An engagement ring Doesn't mean a thing To a mind consumed by brass (money) And though I walk home alone (I might walk home alone) But my faith in love is still devout The last night of the fair From a seat on a whirling waltzer Her skirt ascends for a watching eye It's a hideous trait (on her mother's side) From a seat on a whirling waltzer Her skirt ascends for a watching eye It's a hideous trait (on her mother's side) And though I walk home alone (I might walk home alone) But my faith in love is still devout Then someone falls in love And someone's beaten up Someone's beaten up And the senses being dulled are mine And someone falls in love Then someone's beaten up Someone's beaten up And the senses being dulled are mine And though I walk home alone (I might walk home alone) But my faith in love is still devout This is the last night of the fair And the grease in the hair Of a speedway operator Is all a tremulous heart requires A schoolgirl is denied She said: "How quickly would I die If I jumped from the top of the parachute?" This is the last night of the fair And the grease in the hair Of a speedway operator Is all a tremulous heart requires A schoolgirl is denied She said: "How quickly would I die If I jumped from the top of the parachute?" So scratch my name on your arm with a fountain pen This means you really love me Scratch my name on your arm with a fountain pen This means you really love me And though I walk home alone (I just might walk home alone) But my faith in love is still devout I might walk home alone But my faith in love is still devout
A plagiar-fest, this song is essentially an amalgam of Victoria Woods' "Fourteen Again" and the music from Pomus & Shuman's "Marie's the Name (Of His Latest Flame)", a 1961 hit by Elvis Presley. One of these sources was later acknowledged when it was included at the start of this song when played live (see album "Rank").
Morrissey borrows the framework of a visit to a fairground from Woods' comic song and twists it into his own peculiar brand of tragi-comedy. Especially amusing are his dry explanation of the meaning of the word "brass" (which is surely an idle jab at his new Southern fans). Typically, he points to an earlier single with the lines about a ring ("William It Was Really Nothing").
A nice touch is his re-use of the "dull" adjective; at first to refer by metaphor to an almost ominous atmosphere, then again to refer to his own appraisal of the night's events. The passage about "someone" being beaten up are particularly ambiguous; the intention is surely that he observing the merry-go-round of life is dulling his senses, but rather than a contradictory "but", he chooses to use "and" instead, implying that he is actually the one being beaten up.
Rusholme (pronounced 'Rush-home') is a fairly dodgy area of Manchester, near the University, and the start of the infamous Curry Mile.
The following bits of lyrics were taken on loan from Victoria Wood's "Fourteen Again": 'the last night of the fair', 'behind the generators', 'when I was funny I was famous', 'lights reflected in the Brylcreem in his hair'. From "Funny How Things Work Out" (by Victoria Wood again), Morrissey adapted the phrase 'my faith in myself is still devout'.
This song is also the first of a long series of Morrissey's quotations about violent working class low-life, a topic he later revived in Smiths and solo compositions. As Morrissey himself once told The Observer in 1992: 'In the Sixties [Manchester] was a very violent place. I remember being at a fair at Stretford Road; it was very early, about 5:00pm and I was just standing by the speedway. And somebody just came over to me and head-butted me. He was much older than me and much bigger. I was dazed for at least five minutes. What I find remarkable is the way you just accepted it. That was just the kind of thing that happened. I don't think it was even that I looked different in those days. There never needed to be a reason.'
Album: Meat Is Murder
Year of Publication: Feb. 1985
Lyrics: Morrissey
Music: Johnny Marr
last update: 22.12.2007
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Canaglie di Rusholme
L'ultima notte di fiera Presso il generatore della grande ruota Un ragazzo viene accoltellato Ed il suo denaro rubato L'aria è pesante come un vino che stordisce Lei è Famosa Lei è Divertente Un anello di fidanzamento Non significa nulla Per una mente corrotta dal denaro (contante) Ed anche se me ne torno a piedi verso casa tutto solo (Potrebbe succedere) La mia fede nell'amore resta intatta L'ultima notte di fiera Da una sedia ad un valzer vorticoso La sua gonna sale per uno occhio attento é una caratteristica disgustosa (che ha ereditato da sua madre) Da una sedia ad un valzer vorticoso La sua gonna sale per uno occhio attento é una caratteristica disgustosa (che ha ereditato da sua madre) Ed anche se me ne torno a piedi verso casa tutto solo (Potrebbe succedere) La mia fede nell'amore resta intatta Poi qualcuno s'innamora E qualcun'altro viene picchiato Qualcun'altro picchiato Ed i sensi ad essere storditi sono i miei E qualcuno s'innamora Poi qualcun'altro viene picchiato Qualcun'altro picchiato Ed i sensi ad essere storditi sono i miei Ed anche se me ne torno a piedi verso casa tutto solo (Potrebbe succedere) La mia fede nell'amore resta intatta é questa l'ultima notte di fiera E la brillantina fra i capelli Di un meccanico di autoscontro é tutto quel che un cuore tremulo desidera Una studentella viene bocciata Diceva: "Quanto ci metterei a morire Se saltassi dall'alto del paracadute?" é questa l'ultima notte di fiera E la brillantina fra i capelli Di un meccanico di autoscontro é tutto quel che un cuore tremulo desidera Una studentella viene bocciata Diceva: "Quanto ci metterei a morire Se saltassi dall'alto del paracadute?" Incidi il mio nome sul tuo braccio con una stilografica Questo significa che mi ami veramente Incidi il mio nome sul tuo braccio con una stilografica Questo significa che mi ami veramente Ed anche se me ne torno a piedi verso casa tutto solo (Potrebbe proprio succedere) La mia fede nell'amore resta intatta Potrei camminare tutto solo verso casa Ma la mia fede nell'amore resta intatta
Questa canzone è una sorta di "festa del plagio", dal momento che essenzialmente si tratta di un'amalgama del testo della canzone "Fourteen Again" di Victoria Woods e della musica di "Marie's the Name (Of His Latest Flame)" di Pomus e Shuman, una hit di Elvis Presley del 1961. La fonte di ispirazione della parte musicale fu in seguito resa nota quando dal vivo gli Smiths suonarono un medley che inizia proprio con quella canzone e sfocia in "Rusholme Ruffians" (cfr. album "Rank").Morrissey prende a prestito la struttura di una visita ad una fiera cittadina dalla canzone comica della Woods e la converte nella sua speciale forma di tragi-commedia. Particolarmente divertente è l'asciutta spiegazione della parola "brass" (che è certamente un pigro riferimento ai suoi nuovi fan del Sud d'Inghilterra). In realtà, si riferisce al singolo uscito poco prima che parla di un anello ("William, It Was Really Nothing"). Un tocco di classe è anche il riutilizzo dell'aggettivo "dull"; inizialmente come metafora per un'atmosfera quasi sinistra, poi per riferirsi alle sue valutazioni degli eventi notturni. Il passaggio su "qualcuno" che viene picchiato è particolarmente ambiguo ed implica che è lui stesso che finisce per essere picchiato.
Rusholme (pronunciato "Rush-home", corri a casa) è una zona di Manchester abbastanza rischiosa, vicino all'Università, ed è anche l'inizio del famigerato Curry Mile.
Questo testo è anche il primo di una lunga serie in cui Morrissey cita la vita misera e violenta della classe operaia negli anni Sessanta, un argomento che spesso ha ripreso nelle composizioni durante gli anni degli Smiths e in seguito nella carriera solistica. Come lo stesso Morrissey disse all'Observer nel 1992: 'Negli anni Sessanta [Manchester] era un posto molto violento. Ricordo che ero ad una fiera in Stretford Road; era presto, le 5 del mattino e me ne stavo vicino alla pista dell'autoscontro. Qualcuno mi venne addosso mi diede una testata. Era molto più grande di me e anche molto più grosso. Rimasi stordito per almeno 5 minuti. Quello che trovo notevole è il modo in cui si accettavano queste cose. Era proprio il tipo di cose che accadeva. Non credo che fosse perché io apparivo diverso all'epoca. Non c'era mai bisogno di una ragione vera.'
Album: Meat Is Murder
Anno di pubblicazione: Feb. 1985
Testo: Morrissey
Musica: Johnny Marr
ultimo agg.: 22.12.2007
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